Etro è una casa di moda Milanese, che attinge da paesi lontani per definire la propria identità. È infatti proprio dopo un viaggio, che il fondatore Gerolamo trova l'oggetto distintivo per i suoi tessuti, il paysley, che diviene la cifra stilistica dell'azienda sin dagli anni '80.

La contamminazione e il movimento sono le linee guida di un progetto che parla di viaggio e di nomadismo.

La scatola architettonica stretta e lunga, offre la libertà compositiva di cui ha bisogno il concept. Gli spazi sono creati e scanditi non da pareti solide, ma da un sistema cromatico di tessuti e diverse altezze. Essi fanno da divisori e leggeri muovono uno spazio altrimenti rigido e statico. Lo spazio è caratterizzato da materiali e finiture neutre ed "aride" per rendere gli abiti dai colori vivaci i veri protagonisti. Il negozio, coerentemente con lo stile libero del brand, può cambiare forma ogni volta. Tant'è che due guide, dove scorrono liberamente le appenderie, percorrono tutto il negozio nei suoi lati lunghi. Questi elementi, che sono il cardine del progetto, vogliono comunicare la libertà di composizone nel tempo, ma anche l'idea di movimento, di spostamento e di nomadismo. La dinamicità è comunicata anche attraverso arredi leggeri dotati di ruote e maniglie. La zona che ospita i camerini, intenzionalmente posta in fondo al negozio, va intesa anche come un momento per riposarsi e sostare dopo un lungo viaggio.

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DESIGN: Francesco Cantini + Vanessa Staccioli + Manfredi Sottani